
Venerdì 6 agosto al 311 di Lungadige Galtarossa a Verona, ultimo entrato nella grande famiglia dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona, network etico che coordina l’azione caritativa e di supporto alle fragilità di una quarantina di Enti a movente ideale che raggiungono con il loro servizio quasi trentamila utenti solo nella provincia di Verona, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di un documento di policy per lo sviluppo di politiche locali, di coesione sociale ed inclusione delle persone fragili scritto con l’Osservatorio Sulle Disuguaglianze a Verona, associazione costituita all’inizio del 2020, che si propone di stimolare azioni di rete tra organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, Centro Servizi Volontariato, soggetti del Terzo Settore come Energie Sociali e Auser, Cestim e organismi di formazione come ENGIM/Scaligera formazione.
“In poco più di un mese hanno aderito al documento 49 realtà dell’associazionismo, della sanità , del socio-assistenziale e del terzo settore veronese, che ringraziamo” esordisce Maurizio Carbognin, rappresentante dell’Osservatorio per le disuguaglianze “il PNRR costituisce un occasione per sviluppare nuove azioni di rete per ridurre le disuguaglianze tra i cittadini, soprattutto se fragili e bisognosi, un’occasione che Istituzioni come Comuni, ULSS, Provincia e Regione dovrebbero cogliere per impostare percorsi condivisi di co-progettazione di un nuovo welfare locale con soggetti in grado di realizzare concretamente progetti complessi coinvolgendo realtà con capacità e mission trasversali come nel caso della rete rappresentata da ADOA”.
Gli fa eco Tomas Chiaramonte, segretario generale di ADOA sottolineando come “ADOA si è impegnata nella stesura di questo documento per dare il proprio contributo di riflessione, esperienza ed azione al sistema sanitario, socio-sanitario e di supporto alla fragilità nel quale operano gli enti aderenti che hanno accettato di aprire le riflessioni emerse in particolare nel periodo covid, in particolare nell’ambito delle progettualità di studio e ricerca condivise con l’Università degli Studi di Verona, a tutti coloro che vogliano agire professionalmente ed eticamente per il bene della società partendo dalle periferie esistenziali e dalla fragilità per ridurre le disuguaglianze tra persone e cittadini”.
Erano presenti e sono intervenuti anche il prof. Giorgio Mion, co-coordinatore del tavolo innovazione e ricerca, cultura e formazione, comunicazione e rapporti con l’Università di ADOA, Elisabetta Elio, referente dell’Area Anziani e Michele Righetti, coordinatore dell’Area opere di carità e azioni ad impatto sociale di ADOA , i quali hanno sottolineato l’importanze del metodo di approccio multiprofessionale garantito dalla rete, dal lavoro di squadra, dalla volontà di superare una visione settoriale del mondo sociale e socio-sanitario per proporre azioni di trasversali, efficaci e a matrice relazionale: le uniche capaci di rendere sostenibile un nuovo sistema di welfare più inclusivo perchè capace di ri-generare la comunità con progetti concreti e “chiavi in mano”.Per non perdere questa importante occasione data alle Istituzioni e alla Politica dal PNRR saranno fondamentali due aspetti: la capacità del terzo settore di fare rete in modo coordinato ed efficace e la volontà delle Istituzioni di investire con coraggio sul domani, superando vecchie logiche clientelari, vivendo con coraggio il terzo settore come un protagonista delle politiche di welfare locale in co-progettazione e co-gestione con la Pubblica Amministrazione e non come un mero fornitore di servizi.
“Al documento hanno aderito fino ad oggi ben 49 realtà ” conclude Tomas Chiaramote, segretario generale di ADOA, “oggi celebriamo insieme l’inizio di un processo che parla di una “Chiesa in uscita” da una parte e di un mondo responsabilmente laico dall’altra, pronti ad unire le forze nella condivisione di una sfida epocale contro le disuguaglianze e contro la cultura dello scarto, una sfida che viene lanciata a tutti: istituzioni, enti del terzo settore, pubblica amministrazione e associazionismo, tutti si possono e si devono sentire protagonisti di un pensiero che si fa azione per ridurre le disuguaglianze in una società che uscirà malconcia da questo periodo di emergenza sanitaria e che non può ripartire solo dal PIL ma che deve ripartire dalla ricostruzione delle relazioni sociali, della dignità e della difesa della Persona e della sua preziosa umanità ”.
DOWNLOAD > IL PNRR E LE POLITICHE LOCALI PER LA COESIONE con adesioni al 03.08.2021