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In gergo si chiamano ยซstrutture intermedieยป, perchรฉ rappresentano un ponte tra lโospedale e le famiglie. Ma gli ospedali di comunitร e le Urt – Unitร riabilitative territoriali, attivati almeno da 4 anni nelle altre regioni del Centro-Nord e che avrebbero potuto debuttare anche da noi piรน di un anno fa grazie alla riconversione di posti letto in strutture giร esistenti come le case di riposo, in Veneto hanno avuto lโaltolร .
La ยซcolpaยป รจ di due delibere della Giunta regionale datate 21 ottobre e 23 dicembre 2016 che, a dispetto della legge regionale 19 del 2016 (Azienda Zero e riordino delle Ulss venete) che prevedeva che la Regione dovesse attivare queste strutture entro il dicembre 2017, dettano invece la sospensione dellโยซaccreditamento dei nuovi soggetti a tutto il 2017ยป.
Una vera e propria tegola su quelle realtร (sono quattro nel Veronese) che giร dalla fine del 2015 si erano mosse per adeguare spazi e strutture agli elevatissimi standard sanitari richiesti dalla riconversione, quando non addirittura per reclutare persone ad hoc (una casa di riposo, nel Padovano, รจ poi stata costretta a licenziarne sei, ndr) per attivare questo ponte spesso ยซsalvavitaยป. Non solo per gli anziani che, dimessi dallโospedale una volta fuori dalla fase acuta, avrebbero ancora bisogno di assistenza sanitaria, ma anche per i familiari, per cui la gestione in casa di un anziano in quelle condizioni รจ una missione quasi impossibile.
ยซNoi avevamo giร iniziato il trasferimento dei nostri ospiti per liberare unโala in vista dei 24 posti letto da dedicare a ospedale di comunitร ยป, spiega Anna Maria Leone, presidente dellโIstituto Assistenza Anziani Verona. ยซAbbiamo speso quasi 100mila euro tra rinnovate stanze, procedure informatiche per la condivisione delle cartelle cliniche e formazione del personale e tuttโoggi non abbiamo notizie dalla Regione, salvo le delibere che sospendono lโiter. Un danno notevole sia per le fasce piรน deboli della popolazione, sia per il sistema sanitario, motivo per cui chiediamo il ritiro della delibera di sospensioneยป. Un giorno di ricovero costa infatti dalle 4 alle 8 volte le cifre spese per ospitare una persona in ospedale di comunitร , visto che i costi vengono ribaltati sulle strutture ospitanti.
Altri 28 posti letto, stavolta con connotazione piรน riabilitativa, dovevano essere attivati al quarto piano della sede centrale della Fondazione Pia Opera Ciccarelli presieduta da don Carlo Vinco, a San Giovanni Lupatoto.
ยซLโala designata era stata ristrutturata solo un anno fa, il nostro investimento รจ stato piรน che altro organizzativoยป, spiega il direttore Elisabetta Elio, ยซma il cda si era giร esposto presentando il servizio alle famiglie, che lo avevano accolto con interesse. Ci dicano se dobbiamo aspettarci che la programmazione venga rifattaยป.
Il Centro Servizi per Anziani le Betulle di Borgo Venezia, invece, dopo il rifacimento degli impianti per accogliere 28 posti letto e le visite di verifica da parte dellโUlss superate con il massimo del punteggio, era stato autorizzato da Venezia nel febbraio 2016. ยซDiverse strutture veneziane e padovane hanno impugnato le delibere della Giunta regionale ricorrendo al Tar, sostenendo che queste non possono andare contro una leggeยป, commenta Michele Abrescia, coordinatore del Centro Servizi presieduto da Fabrizio Abrescia. ยซNoi a Verona, piuttosto, cerchiamo il dialogo con il presidente Zaia. Oggi ci sarร una conferenza stampa: non vogliamo polemiche nรฉ conflittualitร , solo una parola definitiva sullโattivazione di un servizio che coniugherebbe il risparmio con la risposta a un bisogno molto sentito dalla comunitร ยป.
Elisa Pasetto
L’Arena 14.03.2017