Fonte: L’Arena di GiovedΓ¬ 3 Gennaio, 2019 – Pag. 9 – Economia
Un Paese di anziani bisognosi di assistenza. In Italia, secondo i dati dellβIstat, gli anziani rappresentano il 22,3% della popolazione, cioΓ¨ la percentuale piΓΉ elevata in Europa. In Veneto, nel 2002, gli over 65 erano 827.410, cioΓ¨ il 18,27%, e sono arrivati a 1.096.055, il 22,40%, nel 2017. Restringendo lo sguardo, a Verona nel 2009 gli over 65 erano il 19,30 % della popolazione, nel 2017 sono stati il 21,3% e lβindice di vecchiaia della popolazione Γ¨ passato da 120 a 148,8: un trend in sensibile aumento, che dovrebbe giΓ rappresentare un campanello dβallarme per il welfare italiano se si considera che nel 2060 il numero degli anziani sarΓ aumentato del 50%. E mentre il numero degli anziani ospitati negli ultimi anni nelle strutture della provincia cresce, i contributi regionali vengono progressivamente ridotti. Il futuro sarΓ questo: aumenterΓ il bisogno di assistenza ma si dovranno fare i conti con risorse limitate a disposizione.
I NUMERI E I COSTI. I dati piΓΉ recenti, quelli del 2017, registrano per lβUlss9 un totale di 31.942 posti letto a disposizione dei cittadini non autosufficienti, di cui 15.724 messi a disposizione da istituzioni pubbliche e 16.218 da enti privati accreditati, che comprendono quelli no profit di matrice cattolica e le realtΓ profit. Va fatta infatti una distinzione tra enti a interesse pubblico, che comprendono Ipab e realtΓ non profit, solitamente di estrazione religiosa, e che devono investire tutti gli utili nelle attivitΓ della struttura senza possibilitΓ di divisione degli utili e, dallβaltra parte, gli enti commerciali – profit, spesso esteri, che dividono gli utili dellβattivitΓ tra i soci o tra gli azionisti. Che siano profit o no, queste strutture alle quali si accede tramite una graduatoria, offrono diversi tipi di servizi: dalla cura socio-assistenziale a quella infermieristica, dalla riabilitazione psico-sociale e fisioterapica, allβanimazione. Vengono gestite poi tutte le esigenze che si possono definire βalberghiereβ come il riordino della camera, le pulizie, la sistemazione del guardaroba. La Regione Veneto tramite lβUlss stipula degli accordi pluriennali attraverso i quali seleziona e accredita gli enti che rispondono a determinati requisiti e standard previsti da una normativa di riferimento che, per il Veneto, Γ¨ la Legge Regionale numero 22 del 2002. Ed Γ¨ sempre la Regione che assegna i contributi di residenzialitΓ , cioΓ¨ gli aiuti pubblici che variano a seconda dello stato di salute dellβanziano: se la non autosufficienza Γ¨ di βminima intensitΓ β il contributo giornaliero Γ¨ di 49 euro al giorno, se di βmedia intensitΓ β sale a 56 euro. Lo scorso anno le impegnative, in provincia di Verona, sono state 24.267. Facendo un parametro medio sul costo di un anziano non autosufficiente di minima intensitΓ , si puΓ² andare dai 110 ai 150 euro circa al giorno. Tolto da questa cifra il contributo dalla Regione, la differenza ricade sulle spalle dellβanziano. O della sua famiglia.
LA TENDENZA. Negli ultimi anni il livello di autosufficienza degli ospiti di queste strutture si Γ¨ progressivamente abbassato. βSi Γ¨ assistito ad un sensibile aumento della popolazione anziana con patologie gravi mentre le risorse a supporto di queste persone non sono aumentate proporzionalmenteβ, conferma Tomas Chiaramonte, direttore di alcune case di riposo veronesi (LE SPECIFICHIAMO MAGARI) e dellβAdoa, lβassociazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona che conta piΓΉ di trenta strutture aderenti e 20 mila persone raggiunte dai vari servizi svolti dagli enti. βNel concretoβ, aggiunge, βda alcuni anni accade che persone non autosufficienti, non piΓΉ in grado di rimanere nella propria casa si trovano a ritardare il loro ingresso nei luoghi di cura istituzionalizzati. I dati ci suggeriscono che, nei prossimi vent’anni, il fenomeno avrΓ una portata ancora maggiore. Qui sta una sfida epocale per le nostre comunitΓ e una scelta di fondo che dovremo compiere: porre la cura professionale, economicamente efficiente, ma soprattutto dignitosa della persona in cima alla lista delle prioritΓ e delle attenzioni del sistema Paeseβ.
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